Il contratto di apprendistato è una forma di lavoro a tempo indeterminato finalizzata alla formazione e all’occupazione dei giovani e regolato dal D.Lgs. 81/2015 (articoli 41–47), che ne definisce tipologie, requisiti e limiti di età.
Possono essere assunti con contratto di apprendistato giovani tra i 18 e i 29 anni e 364 giorni per l’apprendistato professionalizzante o contratto di mestiere, la forma più utilizzata nelle aziende private (art. 44).

È quindi uno strumento flessibile, che consente alle imprese di inserire e formare giovani lavoratori, beneficiando nel contempo di agevolazioni contributive e fiscali. Tuttavia, per poter usufruire di tali vantaggi e non incorrere in contestazioni, è essenziale rispettare con precisione tutti gli adempimenti contrattuali e formativi.

Vediamo allora i 4 errori più comuni da evitare quando si stipula un contratto di apprendistato.

Redazione incompleta del progetto formativo

Il piano formativo individuale (PFI) è il cuore del contratto di apprendistato. Spesso viene trattato come un mero allegato formale, ma in realtà è un documento essenziale che deve descrivere le competenze da acquisire, in coerenza con la qualifica o il profilo professionale di riferimento; indicare le attività formative interne ed esterne; specificare la durata e le modalità di verifica delle competenze.
Se non completo di ognuna di queste parti, può essere contestato e quindi rivelarsi nullo ai fini dell’ottenimento delle agevolazioni fiscali e contributive

Mancata formazione e tutoraggio

La legge richiede che il datore di lavoro garantisca ore di formazione, interna e esterna, e la presenza di un tutor aziendale qualificato.
Far comparire un piano formativo solo formalmente, che non è nei fatti rispettato o solo in parte, può comportare gravi oneri. Meglio affrontare insieme un percorso di crescita reale, documentato da registri o attestazioni che dimostrino l’avvenuta formazione che perdere l’opportunità di un rapporto di lavoro sereno e produttivo per entrambe le parti.

Irregolarità contributiva

Non tutti sanno che per godere delle agevolazioni contributive previste dall’ assunzione mediante apprendistato l’azienda deve dimostrare di mantenere la regolarità nei versamenti e negli adempimenti (DURC).
Una posizione contributiva irregolare fa perdere i benefici, con conseguente richiesta di versamento integrale dei contributi arretrati.

Mancata applicazione delle norme sulla sicurezza sul lavoro

Anche l’apprendista, a tutti gli effetti, è un lavoratore ai sensi del D.Lgs. 81/2008. Il datore di lavoro deve garantire informazione, formazione e sorveglianza sanitaria in materia di sicurezza sul lavoro, proporzionate al tipo di attività svolta. Il datore di lavoro deve inoltre essere in regola a livello aziendale con tutte le prescrizioni del Dlgs 81/2008

 

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